Per i pochi non interessati al calcio, come il sottoscritto,
ogni settimana è diventato monotono osservare le contumelie da parte di mezzo
web contro gli arbitri che avrebbero favorito la Juventus.
Se poi vivete a Roma come me fa specie vedere come di questo si lamentino con forza i romanisti, mentre tutti gli altri webnauti del resto d’Italia si lamentino di come gli arbitri favoriscano la Roma. Non parliamo di come i genoani vedano favorita la Sampdoria e i doriani il Genoa.
Se poi vivete a Roma come me fa specie vedere come di questo si lamentino con forza i romanisti, mentre tutti gli altri webnauti del resto d’Italia si lamentino di come gli arbitri favoriscano la Roma. Non parliamo di come i genoani vedano favorita la Sampdoria e i doriani il Genoa.
Se avete amici che fanno gli insegnanti, vi racconteranno di
come oggi di qualsiasi responsabilità imputabile a uno studente, incluso aver
bruciato il banco o essersi rollato uno spinello nel bagno, diventi colpa degli
insegnanti e del sistema scolastico con le famiglie schierate compatte a
difendere lo sciamannato figlio proprio invece che dargli pene necessarie per
la comprensione misfatto.
Sono inoltre un po’ scocciato dal constatare come in caso di
catastrofi causate dall’incuria e avidità dell’uomo come le alluvioni, gli
incendi, gli smottamenti, si pensi a attaccare solo le istituzioni (che non
hanno fatto controlli e pulito dai frigoriferi abbandonati gli alvei dei fiumi)
e mai censurae i propri comportamenti.
Il massimo avviene poi con l’Europa: diventa colpa dell’Europa
se non siamo capaci a spendere i soldi europei, se da mezzo mondo ci
rimproverano il nostro pressapochismo e inaffidabilità, se le banche non ci
fanno prestito, se i giovani se ne vanno.
La colpa delle nostre inettitudini è sempre prima di tutto
dell’arbitro, di chi chiede il rispetto delle regole, dello specchio che ci
mostra incapaci ai nostri stessi occhi e dunque ci fa arrabbiare e negare l’esistenza
del problema o sostenere che non sussiste perché ‘lo fanno tutti’.
Ecco, per il 2015
desidero che in questo Paese, a partire da me, ci si fermi a contare fino a 100 prima di dare la colpa della
nostra immaturità a chi le regole deve farle rispettare .
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