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venerdì 4 maggio 2012

La nonna sussidiaria: Complementi di educazione per Genitori adulti (caso 1)

La nonna ha una settantina d'anni e ama chiacchierare. Ci incontriamo spesso al parco dove anche io porto i bambini. La vedo col nipotino di sei anni circa, un bambino vivace, ribelle quasi. Lei talvolta è esaperata, oggi particolarmente: "Mio figlio esce di casa alle otto di mattina e, se va bene, rientra alle otto di sera; il sabato lavora spesso e la domenica il bambino non deve fare nessun rumore fino alle 10 per lasciarlo dormine. Mia nuora lavora, e in teoria alle cinque dovrebbe aver finito ma sembra faccia apposta ad avere degli impegni perchè non sopporta il bambino. La poverina non può far a meno del corso di aggiornamento di informatica, di quello di yoga per rilassarsi, dell'aperitivo con le amiche antistress. E il bambino cresce cosi nonni...".
Non vuole la mia opinione, le bastano le mie orecchie. Forse sa che scrivo (a volte il fatto che io scriva aiuta il fluire racconto, forse fa sperare a chi ha dei fardelli che fissati dalla mia penna sembrino meno squallidi e insensati di come sono in realtà).
Si è accesa una sigaretta, "I genitori non vedono mai il bambino ma hanno letto un  mucchio di libri e visto qualche bel documentario sull'educazione e pretendono di dire a me che me lo spupazzo tutto il tempo come lo devo educare".
Il mio sguardo la incoraggia a fare esempi, allora eccoli: "Domenica lo hanno messo in punizione: una settimana senza tv e videogiochi. Lunedì me l'hanno detto per telefono 'mi raccomando, niente...'. Ma lo ha visto?"
Il pupetto sta risalendo uno scivolo al contrario abbattendo come birilli i malcapitati sul suo cammino.
"Come cazzo lo tengo io quello lì per una settimana senza televisione e giochini? Io sono quella messa in punizione!"
Mi verrebbe da suggerirle alcool o droghe leggere sia per lei che per il bambino ma il mio umorismo non sarebbe ben accettato.
"Sono degli incoscenti: si sono tolti il pensiero di essersi fatto il figlio e poi...", seguiamo il piccolo mentre tira la sabbia negli occhi a una bambina coi boccoli, "... hanno letto sul giornale che i bambini non si picchiano mai: bella stronzata. Sa, io il mio l'ho cresciuto a ceffoni e lui lo sa bene, a sei anni era ingestibile come mio nipote, e adesso invece, guai a alzare una mano sui bambini. Bella stronzata e questo a quindici anni papà e mamma se li mangia in un boccone".

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