Ogni anno passo una settimana nella capitale della Unione
Europea per seguire gli interessanti Open Days dove tutte le regioni d’Europa
presentano a 6000 partecipanti le loro azioni per favorire lo sviluppo e creare lavoro. Vi
risparmio i dettagli tecnici ma ci tengo a farvi partecipi di alcuni quadretti di grande interesse che aiutano a capire dove siamo e cosa succede fuori dal nostro acquario.
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Accetto con curiosità l’invito ad un gruppo di discussione in Open Days
Off, cioè da quelli ‘contro l'establishment’, quelli ‘per cambiare le cose, l’universo, almeno i
calzini’, quelli del 'coinvolgiamo e ascoltiamo i cittadini'. Sono attesi due eletti Movimento 5 Stelle e uno della lista Tsipras. Ad attenderli siamo almeno
in 100, di molte nazionalità. Tutti e tre i parlamentari hanno dato buca all’ultimo istante,
senza preavviso. Il nuovo che disavanza. Notevole però fu il carrello dei formaggi: ha valso da solo l'intera serata.
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Incontro una funzionaria finlandese dell’ufficio Autorità di
gestione del Fondo Sociale Europeo per Helsinki. Ha ‘solo’ 31 anni. È nata a
Taiwan, migrata in Finlandia a 18 anni. Parlando con lei di progetti per la lotta alla disoccupazione giovanile penso desolato all’assenza di
opportunità per gli immigrati-le donne- i 31enni, in Italia, specie nel pubblico
impiego.
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Il sindaco di Rotterdam nel suo intervento ha fissato che: “Non
mi interessa la destra e la sinistra: nella mia città nessuno deve ridursi a
dormire per strada, il mio ufficio risponde alle mail in 6 giorni, gli alloggi
popolari da noi sono assegnati considerando la vicinanza a eventuali familiari non
autosufficienti, le riunioni col Capo della Polizia e il Prefetto sono
pubbliche perché i cittadini sono le migliori sentinelle sul territorio, l’1%
del budget del Comune va a iniziative presentate dai cittadini.” Ognuno presente al seminario lo avrebbe votato. Si auspica un tirocinio
curricolare in Olanda per tutti i nostri rappresentanti.
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Lo scozzese ha raccontato con enorme passione la lacerazione tra le ragioni del suo cuore e del suo cervello al momento di dover votare il referendum
separatista. Al termine di tutte le cosiderazioni, un delegato di Liverpool ha preso la parola dicendo –
seriamente – che se vinceva il ‘Sì’ gran parte dell’Inghilterra del Nord
avrebbe chiesto l’annessione alla Scozia (dove la sanità e la scuola sono
gratuiti e la qualità dei servizi molto migliore che in UK)
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L’evento serale ospitato al Museo Bozar includeva ostriche,
champagne, gamberi fritti in pasta fillo, prosciutto di Praga, e varie altre infinite prelibatezze, tutto per 2000
persone. Poi il concerto di 4 violiniste francesi molto fascinose e una mostra
di Rubens con guida. A occhio 3-400.000 euro in bollicine e lustrini. Mi hanno
detto che avevano da finire dei fondi che andavano persi. Prosit!
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La sensazione generale è che nei palazzi del potere siano
tutti indaffarati a costruire scatole vuote con sopra etichette patinate: energia, lavoro,
ambiente, cultura, etc. Non hanno idea su cosa metterci dentro che abbia senso
e valore. Sperano che a riempirle di progetti e soluzioni siano gli Stati Membri, che fanno i pesci in barile e delegano alle Regioni
che con gentilezza forzata chiedono contenuti e idee a me e a te. Per cui, se qualcosa va male, già sappiamo
di chi verrà data la colpa. Abituiamoci a camminare rasente ai muri.
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