Ho passato alcuni giorni a Bucarest. Una missione
interessante in una città vivace e piena di spunti. Lì, salta agli occhi l’abisso
tra chi ha tanto e chi non ha niente: tante Porsche, Bentley e simili; tanti
nullafacenti a guardare i cerchi nell’acqua al parco. A differenza di molti
altri paesi dell’area, la qualità del cibo raggiunge la sufficienza, i musei
sono bellissimi, e il centro storico restaurato e tirato a nuovo la rende
migliore di tante città italiane molto celebrate dagli assessori.
Se stai un po’ a Bucarest il tema in qualche modo salta
fuori. Sono i rumeni a stimolarti perché sono ubriacati da campagne anti-rom ai
limiti del lavaggio del cervello. La discussione si è svolta alcune volte così,
sempre identica:
Rumeno: “Cosa
pensi dei rumeni in Italia?”
Io: “Niente di
particolare. Sono persone che sono dovute emigrare per lavoro. Normalmente
molto preparati.”
Rumeno: “Non pensi
che siamo tutti dei criminali?”
Io: “Onestamente
no. Forse c’era un po’ di diffidenza all’inizio, 10 anni fa, ora non la vedo
più. Perché me lo chiedi”.
Rumeno: “I nostri
telegiornali dicono ogni giorno che i sentimenti degli italiani verso i rumeni
sono sempre peggiori, che non ci sopportate per colpa dei Rom”.
Io (che ho capito dove
si vuole andare a parare): “Bhè, è diverso. Non ti nego l’esistenza di parecchi
pregiudizi verso i Rom, tensioni talvolta, ma per me i Rom non sono rumeni”.
Rumeno:
(sbigottito)
Io: “Ti assicuro,
nessuno lega direttamente Rom e rumeni. Sono italiani, sono quasi tutti nati in
Italia”.
Rumeno: “… ma i
giornali dicono che ci odiate per colpa dei Rom”.
… e da qui in poi ho provato a smontare i pretesti che il governo usa per giustificare le peggio cose che fa ai rom in patria, di come si sia inventato l’ostilità generalizzata ai rumeni all’estero per colpa del
popolo Rom. Perversi e diabolici questi professionisti della propaganda, all'altezza dei creatori di certe nostre storie metropolitane quali "Gli zingari rubano i bambini" o "I comunisti mangiano bambini", cose mai nei fatti verificate ma che con la scomparsa dei comunisti ha lasciato i Rom soli contro il pregiudizio.
E qui mi fermo. Da tempo ho bisogno di capire meglio la 'Questione Rom'. Sono spesso indignato per come viene gestita dai governi e dalla politica, e dai comitati, e dalle mafie ma mi trovo in un vicolo cieco se penso a cosa farei io se mi venisse dato il potere di intervenire.
Per ragionare mi servirebbe anche molto conoscere il punto di vista dei Rom su di me, su di noi, per capire e capirmi. Persone, libri, siti, qualcosa di utile. Ci sono suggerimenti?
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