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lunedì 1 ottobre 2012

Da Roma in Romania e mi ritrovo a parlare di Rom.


Ho passato alcuni giorni a Bucarest. Una missione interessante in una città vivace e piena di spunti. Lì, salta agli occhi l’abisso tra chi ha tanto e chi non ha niente: tante Porsche, Bentley e simili; tanti nullafacenti a guardare i cerchi nell’acqua al parco. A differenza di molti altri paesi dell’area, la qualità del cibo raggiunge la sufficienza, i musei sono bellissimi, e il centro storico restaurato e tirato a nuovo la rende migliore di tante città italiane molto celebrate dagli assessori.
Una questione mi è rimasta in testa e molte domande a essa collegate: i Rom.
Se stai un po’ a Bucarest il tema in qualche modo salta fuori. Sono i rumeni a stimolarti perché sono ubriacati da campagne anti-rom ai limiti del lavaggio del cervello. La discussione si è svolta alcune volte così, sempre identica:
Rumeno: “Cosa pensi dei rumeni in Italia?”
Io: “Niente di particolare. Sono persone che sono dovute emigrare per lavoro. Normalmente molto preparati.”
Rumeno: “Non pensi che siamo tutti dei criminali?”
Io: “Onestamente no. Forse c’era un po’ di diffidenza all’inizio, 10 anni fa, ora non la vedo più. Perché me lo chiedi”.
Rumeno: “I nostri telegiornali dicono ogni giorno che i sentimenti degli italiani verso i rumeni sono sempre peggiori, che non ci sopportate per colpa dei Rom”.
Io (che ho capito dove si vuole andare a parare): “Bhè, è diverso. Non ti nego l’esistenza di parecchi pregiudizi verso i Rom, tensioni talvolta, ma per me i Rom non sono rumeni”.
Rumeno: (sbigottito)  
Io: “Ti assicuro, nessuno lega direttamente Rom e rumeni. Sono italiani, sono quasi tutti nati in Italia”.
Rumeno: “… ma i giornali dicono che ci odiate per colpa dei Rom”.
… e da qui in poi ho provato a smontare i pretesti che  il governo usa per giustificare le peggio cose che  fa ai rom in patria, di come si sia inventato l’ostilità generalizzata ai rumeni all’estero per colpa del popolo Rom. Perversi e diabolici questi professionisti della propaganda, all'altezza dei creatori di certe nostre storie metropolitane quali "Gli zingari rubano i bambini" o "I comunisti mangiano bambini", cose mai nei fatti verificate ma che con la scomparsa dei comunisti ha lasciato i Rom soli contro il pregiudizio.
E qui mi fermo. 
Da tempo ho bisogno di capire meglio la 'Questione Rom'. Sono spesso indignato per come viene gestita dai governi e dalla politica, e dai comitati, e dalle mafie ma mi trovo in un vicolo cieco se penso a cosa farei io se mi venisse dato il potere di intervenire. 
Per ragionare mi servirebbe anche molto conoscere il punto di vista dei Rom su  di me, su di noi, per capire e capirmi. Persone, libri, siti, qualcosa di utile. Ci sono suggerimenti?

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