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mercoledì 15 agosto 2012

La Mia Austria – Prima Parte


Dopo oltre dieci anni di vacanza e parentela, sintetizzo per chi fosse interessato a quest’angolo di mondo così vicino e così diverso, come lo vedo e cosa ne penso.

In Austria la gente si fida: si fida degli altri, del vicino, dello Stato, del sistema in generale. Questo concetto lo metto per primo perché è a noi sconosciuto e condiziona tutto il resto. E quando la gente si fida, le comunità funzionano, gli anziani sono meno soli, l’indignazione muove ancora le coscienze all’azione civica, gli ultimi sono meno ultimi, i fornitori onorano i contratti, i clienti pagano in tempo,
Per spiegare un po’ il concetto, vi racconto due piccoli episodi:
·        come ogni mattina aspettavamo il postino che arriva davanti a casa col furgoncino, tira il freno a mano, entra dalla porta che qui lasciano sempre aperta e posa le buste sul tavolo della cucina; stavolta mi suocera si alza di scatto e gli va incontro con un grande sorriso; la giornata è speciale perché lui le sta portando la pensione, in contanti, guidando il Fiorino, disarmato e tranquillo, e poi la porterà a tutti gli altri pensionati della zona, per chissà quante altre migliaia di euro cash.
·        quando vedete una casa in costruzione ci sono sempre una decina di grossi pannelli accanto che fanno pubblicità alle diverse ditte, a quella che ci mette il cemento, a quella che fa l’impianto idraulico, o il giardino, o i pavimenti e così via. Già, perché tutti lavorano alla luce del sole e senza tutti i permessi non troveresti mai un elettricista che ti fa l’impianto e poi tanto l’elettricista non lavorerebbe in nero, e così via… 

In Austria è tutto pulitissimo: qui le strade, i marciapiedi, i giardini, le casette in stile Heidi, i giochi per i bambini tutto è ordinatissimo e sopratutto pulito. L’ignavo italiota si chiede “Ma puliscono le strade 2 volte al giorno?”. No, non accade quasi mai, è che qui non le sporcano, è semplice. Nessuno sporca, tutti rispettano gli spazi pubblici, elementare Fritz.

In Austria riciclano tutto: la separazione dei rifiuti fa parte di un protocollo che solo dopo una decina di anni credo di aver compreso almeno nelle sue linee principali. Riciclano quasi tutto al punto che la spazzatura indifferenziata viene raccolta ogni 15 giorni (!). C’è il vetro (che va diviso in chiaro e scuro), carta, metallo, organico, tetrapak, le capsule del Nespresso, e forse altre cose non ancora alla mia portata culturale.

In Austria resiste un bel modello di welfare: hanno un sistema di welfare generosissimo e funzionante che rispetta la persona e merita alcuni esempi per somme linee.
·        Il congedo per maternità: sono previsti fino a 20 mesi durante i quali la donna  percepisce circa 800 euro al mese, indipendentemente dal suo stato lavorativo (disoccupata, manager, non c’è differenza). Ma siccome in molte si sono lamentate per la lunghezza del congedo, lo Stato consente di accorciarlo ma, ovviamente, i soldi desiderati sono gli stessi, anzi se torni prima te ne do anche di più. La forma più gettonata prevede una indennità di 2000 euro al mese per 10 mesi di congedo. Poi ci sono gli assegni familiari che ancora a 18 anni pesano per circa 200/euro al mese ma questo ve lo risparmio.
·        Educazione: dai 3 ai 18 anni tutta l’educazione è gratuita, inclusi libri, scuolabus, e quello che potete immaginare. L’università? Gratuita ovviamente anche quella e se sei bravo e in corso ti danno un contributo per vitto e alloggio.
·        Sanità: per quello che vedo e ho provato, funziona ed è di qualità. In tutti gli ospedali, ambulatori, studi, ho avuto l’effetto “hotel” in cui mi chiedevo quante stelle avesse quella struttura (comunque sempre più di tre). Esempio, piccolo ma significativo, un mio conoscente che vive in un paese un po’ periferico deve fare la dialisi e lo Stato gli paga 3 volte la settimana il taxi per i 30 chilometri da casa sua al centro dialisi…

In Austria amano la musica: in moltissimi suonano strumenti di ogni tipo. È normale andare a casa di qualcuno per una festa o un aperitivo e trovare un quartetto d’archi che se la sviolina per il piacere di tutti. Cantano in mille cori e tutti ballano a livelli – per me - inarrivabili.
Il ballo, come lo sci, si impara a scuola, e il ballo della maturità è un evento da ricordare. Ho avuto la fortuna di partecipare a uno con orchestra dal vivo, valzer e polke fino a mezzanotte e poi DJ e luci strobo fino alle tre.

In Austria hanno attenzione maniacale alle piccole cose: la qualità della confezione di un regalo conta come il regalo stesso. Bigliettini, fiorellini, ricamini, biscottini, dettagli per un italiano medio insignificanti diventano il perno di una relazione di amicizia. Si regalano per natale un paio di calzini con allegata una barretta di cioccolato con allegata spiga di grano e sono capaci di emozionarsi per questo e ringraziarsi sinceramente per venti minuti. Un aspetto evidente di questa attenzione al dettaglio sono le casette perfette che si vedono nei paesi di montagna e gli arredamenti minimal di molti appartamenti di città.

In Austria amano l’Italia e gli italiani: questo è un mistero visto che noi siamo tutto quello che loro non sono, o forse ci amano proprio per questo. A volte penso quasi che siamo il loro Mister Hide e ogni tanto vorrebbero essere indisciplinati, rumorosi, caciaroni e furbetti come noi. Poi però mettono la testa a posto e si limitano a guardarci alzando la bottiglia di birra. Prost.

Siccome non vorrei pensaste che sono pagato per fare uno spottone, tra qualche giorno vi tocca un nuovo post su cosa non mi va a geniodi questo posto così particolare.

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