Fuori dal tunnel ci scopriremo però molto diversi. Questi anni stanno cambiando gli atteggiamenti e le abitudini, il modo di vivere ma anche di sognare, come mangiamo, viaggiamo, immaginiamo. C’è chi ne è travolto, giace attonito e va aiutato a rimettersi in piedi. C’è chi si è aggrappato a quello che ha incattivendosi. C’è chi sta imparando molto su di sé e il nuovo mondo e sta già ripartendo verso direzioni sconosciuto per definizione. Io forse non sono abbastanza giovane per considerare a crisi del tutto una opportunità ma neppure così arreso da vederne solo le conseguenze tragiche.
In molti di noi sta
nascendo un gran bisogno di vedersi e parlare, riflettere sugli errori, chiedere
consigli, scambiarsi soluzioni, ecco, forse questa è la vera rivoluzione. Perché
è chiaro che da soli si perde, non si comprende il presente e non si può
affrontare il futuro. Il percorso è lungo e la meta resta in movimento: se
perdiamo tempo a sgambettarci a vicenda ci sarà sempre qualcuno che ci supera. Collaborare è la parola chiave. Lo so,
suona un po’ da Alcolisti Anonimi, ma sta cominciando a funzionare. In questo
quadro la tecnologia aiuta anche, e quello che sembrava fino a poco fa un mondo
rintanato nel virtuale, è grazie al virtuale che sta nascendo un nuovo valore alle attorno alle amicizie che fa anche aumentare il valore reale di ciascuna.
Questa voglia di fare/stare assieme trova un corrispettivo
anche nel mondo del lavoro. Le comunità professionali sono ormai solo delle
gabbie e 10 ingegneri (o architetti, barman, giornalisti, web designer,
psicologi, insegnanti…) messi assieme da soli fanno danni (a se stessi e agli altri). Le chiavi di lettura
di realtà e necessità sono talmente complesse che solo unendo diverse competenze,
ansie, motivazioni e talenti si può immaginare anche il lavoro che verrà.
Capita sempre più spesso che allo stesso tavolo ragionino tecnici, filosofi,
artisti e redattori per definire le caratteristiche dei prodotti e delle
esperienze che essi dovranno trasmettere. Direi che questa cosa buona è. Sono da sempre un ottimista, lo so, continuo a esserlo anche quando mi sfugge il perché.
L’anno che sta arrivando tra poco passerà, lo so, ma ci si sta preparando assieme è questa la vera novità.
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