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domenica 6 gennaio 2013

Le prime interminabili settimane del vita della vostra creatura: Complementi di educazione per genitori (caso 5).


L’attenzione ai precedenti post per Genitori Adulti mi portano a condividere con voi alcune riflessioni sul come affrontare le prime settimane di vita della creatura. Non mi permetto considerazioni filosofiche, che ognuno affronta di par suo, ma di poche considerazioni pratiche che mi preme tramandare a chi surfeggia nella rete e può mettere a frutto l’ennesima opinione di “chi c’è passato” per farne l’uso che crede.
·         I bambini nascono imparati: Sanno vivere, mangiare, chiedere, e tutto il resto. Sono però egoisti e asociali, non rispettano le precedenze e stentano a capire che il mondo non si riduce alla distanza tra il loro naso e la tetta o il biberon. Vanno in questo assecondati quanto basta e educati alle regole di convivenza civile. Devono pensare di comandare loro ma godere del soddisfacimento di  bisogni programmati da mamma e papà. Ciò non è facile e comporta la messa a punto di una serie di tecniche di sopravvivenza (della mamma, del bambino, della coppia).

·         Il sonno: Non esistono bambini che non dormono, esistono molti bambini che non dormono quando lo si vorrebbe noi (dalle 20 alle 8 del mattino). Conseguenza di ciò è il fatto che – specie nei primi mesi - la mamma deve dormire ogni volta che il pupo dorme, in qualsiasi posto, a qualsiasi ora. Fregatevene di casa, telefono, spesa, visite di cortesia, libri da leggere, parrucchiera: se non dormite non sopravvivete, e se non sopravvivete voi il bimbo avrà coliche di rabbia e spaesamento e vostro marito numerose riunioni di lavoro in ufficio. N.B.: I libri in vendita sulla materia non servono a far fare la nanna al bambino ma a fargliela fare quando vuole la mamma, buona fortuna.  

·         Le nonne: sono spesso creature fantastiche ma non si ricordano niente di quando sono state madri loro e, nonostante questo, pontificano, consigliano, instillano dubbi, emettono sentenze, mischiano scienza e superstizione. Nel prestar loro attenzione, non sottovalutate anche il fatto che negli ultimi decenni la puericoltura e la pediatria hanno fatto passi da gigante. Quelle più umili farebbero meglio a prendere appunti e aprire la bocca per fare solo domande. Lasciatele perdere nel merito dell’esperienza genitoriale ma coinvolgetele in toto nella gestione del mondo circostante per consentirvi di dormire (vedi punto precedente).

·         Il paracetamolo: invenzione meritevole del Nobel a cadenza quinquennale. Va bene sempre e non ha praticamente controindicazioni col bambino. Con la febbre e con i dolori, per i denti e per la metereopatia. Tachipirina o Nurofen aprono qualsiasi discorso e spesso lo chiudono anche. Se poi siete tra le anime belle che amano i metodi alternativi e l’omeopatia, giocate pure al Piccolo Medico ma dopo il paracetamolo. Se poi pensate che il mal di denti si riduca mettendo al collo della creatura una collanina di ambra, fate leggere questo post a vostro marito che essendo uomo non crederà minimamente al potere delle pietre e somministrerà il paracetamolo in un vostro momento di distrazione  

·         I mariti: spesso sono anche essi alla prima esperienza genitoriale e dunque, se avete bisogno di qualcosa da un marito chiedetelo in modo chiaro e esplicito. Non aspettate che intuiscano: gli uomini non sanno intuire in condizioni normali, figuriamoci in assenza di sonno, di scampagnata domenicale, e di sesso. Concedetegli lo spazio di qualche errore e di soluzioni creative che talvolta potrebbero anche essere efficaci.

·         La camera dei genitori: sette-otto mesi è il massimo per cui abbia senso tenere i bambini nella stessa camera dei genitori. Oltre si entra nella sfera del masochismo (… c’è a chi piace).  Se invece parliamo di presenza di bambini nel lettone, meno ci stanno meglio è (qui il rischio è patologico, per i genitori).

·         Pannolini: i migliori sono quelli che costano meno. Tutto il resto è marketing.

Per chi volesse approfondire i temi già trattati, si segnalano gli ultimi:
Le feste di Compleanno (caso 4)
I Videogiochi (caso 3)
I rimpianti del papà manager (caso 2)

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