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venerdì 13 novembre 2015

Di cosa parla IL DONATORE, il mio nuovo romanzo.

Mi ha contattato una studentessa che sta facendo una tesi sui nuovi strumenti di finanziamento social. Vuole avere il mio libro Il Donatore nella sua bibliografia poiché ‘ovviamente’ riguarderebbe i temi del crowdfunding e della collaborazione, tutti argomenti che bazzico da anni per lavoro.
Invece no. Proprio per niente.

Il Donatore è un romanzo, il mio ottavo libro di finzione dal 2005. Un testo in cui credo molto e che rispecchia la mia voglia di leggere la realtà in questo momento.

Come gli altri libri, nasce dall’urgenza di rispondere a domande che mi trovano impreparato, le cui possibili risposte mi spaventano anche.
Prima di tutto: il tempo indeterminato è un concetto superato anche nella coppia? Già nel mio precedente People from Ikea affrontavo il tema della flessibilità come strumento per sopravvivere. Stavolta però guardo nella coppia e provo a capire come pormi rispetto alle sfide frequenti che il tempo lancia al retorico “Finché morte non vi separi”? Intorno a me, come immagino a voi, tante coppie si avvitano in contraddizioni e difficoltà, spesso si sfaldano. Credo che nessuno possa tirarsi fuori dall'incertezza di fondo e dalle scelte quotidiane che, se rimandate, portano alla deriva.
In tal senso, racconto una storia al maschile, con un punto di vista diverso dalla maggioranza dei libri e dei film sul tema. Un libro sui sentimenti con con molta azione e distillati di ironia. Può piacere, straniare e forse anche a tratti irritare. Per questo cerco lettori e lettrici complici e aperti al rischio di non amare i protagonisti anche per il timore di immedesimarsi in loro.  

L’altro tema è quello della messa in discussione al nostro vivere cittadino, con priorità e desideri dettati da un ambiente artificiale, dall’alta densità di relazioni in cui si è immersi anche controvoglia. Questo viene messo in relazione con un ideale ritorno alla natura, alla montagna nel caso del mio protagonista. È l’idea del piano alternativo, che può diventare una fuga ma anche una ripartenza  
Tutte questioni che mi pongo immergendole nel presente e proiettandole in un futuro sempre capace di stupirmi.

Sto per iniziare le presentazioni che immagino come la proiezione dei personaggi nelle opinioni dei presenti. Non vedo l'ora. Si comincia con Roma e Genova, il resto d'Italia seguirà. 
In generale accetto proposte sia in luoghi formali come librerie e biblioteche che in spazi e modalità inconsuete come case private, associazioni, fate voi, Per saperne di più, leggete qui  


Il libro è disponibile da pochi giorni su tutte le piattaforme di vendita on line e la distribuzione sta via via rifornendo le librerie in tutta Italia, dove però non vergognatevi di ordinarlo.

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