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mercoledì 20 luglio 2016

Nei panni di un Turco.

Prova a metterti nei panni di uno studente turco di dieci o tredici anni che frequenta una delle 700 scuole chiuse per editto. Prova a immaginare la tua faccia davanti al portone sbarrato, presidiato da un uomo col mitra.

Prova a metterti nei panni dell'insegnante di una delle 250 scuole a cui hanno arrestato il preside. Prova a sederti al tuo tavolo in sala professori, senza più trovare senso alle ore da passare in aula con ragazzi spaventati più di te.  

Prova a immedesimarti in uno degli oltre 15.000 insegnanti pubblici e 21.000 di scuole private che hanno perso la licenza per lavorare, che non entreranno più in una classe, che se vorranno trasmettere la passione per la loro materia lo dovranno fare di nascosto o trasformandola a piacimento del potere.

Cerca di essere un giovane universitario, sapendo che il tuo preside o rettore è di certo tra i 1.577 costretti a presentare le dimissioni. Sai bene che gli verranno sospese solo se della sua dignità di uomo e accademico avrà accettato di fare polpetta avvelenata per se stesso e per i suoi studenti.   

Prova a immaginare un Paese con 75.000.000 di abitanti senza scuole affollate di dubbi, università affamate di domande, senza teste pensanti, senza libertà di discussione.

Dallo stesso Paese poi togli 2.745 giudici colpevoli di giudicare secondo legge e coscienza laica. Prova a immaginarti tra gli innocenti, tra coloro che subiscono un torto e chiedono l’intervento della corte ma non votano il partito di maggioranza.

Adesso per un attimo sei uno dei 246 consiglieri comunali eletti dal popolo che sono stati allontanati dai loro incarichi. Potrai ancora camminare la sera, al buio, nella tua città, senza temere?

Non provare a immaginarti come uno dei 2.000.000 di profughi siriani arenati in quel Paese impegnato a asfaltare le sue forze migliori: non ce la puoi fare.

Sintonizzati infine sulle prime 24 radio e tv private che sono state chiuse perché la forza delle idee spaventa i potenti più dei mitra. Di giornali e libri senza la faccia del leader non ne avrai più.

Smettila adesso: non è un bel gioco, lo so.
Ora sei tu. 
Sono io. 
Sono sfortunato perchè un po' di Storia a scuola me l'hanno fatta studiare, riuscendo pure a farmela piacere. E non mi serve la fantasia per vedere il baratro.  

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