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giovedì 21 febbraio 2013

Non voglio il rimborso dell'IMU ma dei venti anni di civiltà che ci hai rubato.

Non potrò mai fare l’analista politico. Ci sono fenomeni che non riesco a capire, e altri che capisco fin troppo bene e dunque mi fanno perdere la freddezza che serve a fare le analisi di cui sopra.
Quindi non sono neppure più capace a far ragionare chi secondo me ha comportamenti umanamente  illogici. Come votare Berlusconi. 

Per me infatti resterà per sempre un mistero come sia possibile votare ancora Berlusconi nel 2013, dopo i vent’anni in cui lui, le sue televisioni, i suoi misfatti, incompetenze, bugie seriali, disordini morali, leggi ad personam, hanno ammorbato l’Italia sino a trasformarne la morale pubblica e privata e le categorie di giudizio, lasciandoci tra rovine e campi minati di cui non saremo facilmente in grado di fare la bonifica.
Il suo totale disinteresse per la ‘cosa pubblica’ (collegato alla massima cura dei suoi interessi privati) ha poi demonizzato un patto sacro e legittimo tra cittadini che sono le tasse.
Le tasse sono belle, sì, sono bellissime perché sono la solidarietà fatta materia.
Lui le condannate e sempre e solo alzate, tutelando gli evasori, ma solo per alimentare i privilegi della sua corte e pagare con i nostri soldi i propri errori. In parallelo ha scientificamente smontato l’educazione, università, sanità, ci ha lasciati allo sbando all’arrivo dell’Euro e ci ha portati a un passo dalla catastrofe nel 2011.
Per mia disgrazia, o fortuna, viaggio molto e da venti anni vengo deriso in ogni nazione per la presenza di B. sulla nostra scena politica. Ammetto che ciò mi pesa.
Nella maggior parte dei paesi civili un uomo così, col suo potere e interessi, datosi alla politica per evitare il carcere, neppure si sarebbe potuto candidare (a meno che non alienasse le sue proprietà o le desse in gestione a terzi col blind trust). Sarebbe bastato lo 0,1% dei suoi reati contro la morale, il fisco, la cosa pubblica, ma anche solo le cose dette (perché altrove le parole sono importanti) per cancellarlo per sempre dalla scena, in quanto indegno di rappresentare i cittadini.


Col suo potere e forza persuasiva si è comprato il Paese, peraltro da sempre ben disposto a prostituirsi. Facendo finta di difendere valori si è annesso anche molte gerarchie cattoliche (aiutato da qualche altra miliardata di benefici). Ha influenzato l’opposizione al punto che: anche lì oggi molti cercano oggi un 'Berlusconi buono e preparato'; parlano sempre alle pance e mai ai cervelli; riducono le questioni al portafoglio per poi piangere lacrime amare quando reclamano il diritto a  un ospedale che funzioni, una strada illuminata, una classe scolastica con meno di 30 alunni.
Il suo capolavoro è stato convincere che in questi venti anni a governare siano stati altri, che lui ha fatto sempre il possibile, di aver fatto qualche riforma indimenticabile che è colpa nostra se non ricordiamo, che la crisi è una invenzione, che l'Aquila è bella ricostruita, che le vittime del G8 a Genova sono stati i black block, che contro di lui ci sono congiure di ogni genere, che trombare donne compiacenti e prezzolate per trasformarle in ministre o mantenerle a vita è un modello di riferimento sia per lui che per lei.
Ha infine distrutto la destra italiana, la sua anima liberale e capitalista, portatrice di un modello alternativo possibile e la cui esperienza di governo, come in Germania Francia o. UK, avrebbe potuto comunque essere momento di sperimentazione e crescita collettiva
Ha di certo talenti, ma quasi esclusivamente criminali.
Ma se questo non è chiaro a tutti, mi ritrovo fin a dare ragione a Monti quando afferma che il problema con Berlusconi sono ormai quelli che lo votano.
Già sua moglie ne scriveva come di una persona triste e malata, e io credo sia così, e quando non mi fa rabbia mi fa pena, ma questo non gli concede la libertà di ammalare anche me.

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