Ve lo narro dal principio: ho partecipato a un contest
internazionale e sono stato invitato a vivere una settimana a Matera immerso
per 24 ore al giorno con una comunità di innovatori che per qualche motivo mi
ha identificato come interessante e utile alla propria crescita.
A questo cenacolo siamo stati ammessi in 10 di tutto il mondo, ospitati in 10 diverse settimane, ciascuno con un’area di competenza differente. Io ero lì per portare la mia esperienza in materia di interventi e progetti di sviluppo dell’economia e dell’occupazione, con un focus particolare sulla nuova Programmazione Europea per il periodo 2014-2020. (Vi sembra noioso? Malfidati, vi sbagliate).
A questo cenacolo siamo stati ammessi in 10 di tutto il mondo, ospitati in 10 diverse settimane, ciascuno con un’area di competenza differente. Io ero lì per portare la mia esperienza in materia di interventi e progetti di sviluppo dell’economia e dell’occupazione, con un focus particolare sulla nuova Programmazione Europea per il periodo 2014-2020. (Vi sembra noioso? Malfidati, vi sbagliate).
In uno sfavillante inizio di primavera che sapeva già di estate, mi hanno accolto negli spazi di Casa Netural,
che ha sede accanto alla Cattedrale di Matera. Da lì domina i Sassi e si fa
dipingere ogni sera da straordinari tramonti. Questa associazione esiste da solo 5 mesi, ha già decine
di associati e molti più partecipanti agli eventi. La conoscono tutti a Matera,
nonostante sia stata fondata da due alieni: Andrea Paoletti – esperto mondiale
di progettazione di spazi di coworking arrivato lì da Biella – e Mariella
Stella materana, esperta in facilitazione dei processi e rientrata da pochi
mesi in città dopo molti anni di vita a Roma. Casa Netural è così conosciuta e
osservata da tutti perché è essa stessa aliena alle
logiche che governano il nostro Paese: persegue la qualità, misura l’impatto
degli interventi, rifiuta l’assistenzialismo, è aperta a tutti coloro che
vogliono scambiare idee, tempo, contatti, visoni.